
Il sushi è più di un piatto: è arte, cultura e storia. Ma quando parliamo di pesce crudo, le differenze tra Italia e Giappone sono abissali—non solo in termini di gusto, ma soprattutto dal punto di vista normativo e sanitario. Mentre in Italia l’abbattimento è un obbligo di legge, in Giappone è un atto quasi sacrilego, evitato in nome della freschezza. Scopriamo insieme perché, e cosa comporta questa divergenza.
Italia: Sicurezza prima di tutto
Nel nostro Paese, il consumo di pesce crudo è regolato con precisione per tutelare la salute pubblica. Le norme europee e italiane impongono l’abbattimento del pesce, ovvero il congelamento rapido a temperature molto basse per eliminare parassiti come l’Anisakis.
Normative principali:
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Regolamento CE 853/2004: obbliga l’abbattimento a:
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-20°C per almeno 24 ore
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oppure -35°C per almeno 15 ore
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Decreto Ministeriale 17 luglio 2013: per uso domestico prevede:
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-18°C per almeno 96 ore in freezer con tre stelle
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Obiettivi:
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Eliminare il rischio di anisakidosi
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Garantire tracciabilità e autocontrollo HACCP
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Assicurare la conformità sanitaria in ristoranti e locali
Insomma, nessuno in Italia può servire pesce crudo senza abbattimento, nemmeno per ricreare l’autenticità del sushi giapponese.

Giappone: Tradizione, fiducia e rischio consapevole
Il fattore culturale: freschezza = valore
Nel cuore della cucina giapponese, la freschezza è sinonimo di qualità. I consumatori giapponesi vogliono pesce crudo, non congelato. Il gusto, la consistenza e l’esperienza sensoriale sono considerati fondamentali. Per molti, il congelamento comprometterebbe proprio ciò che rende speciale un buon sashimi.
l rischio Anisakis sotto controllo
Il parassita Anisakis è il principale rischio del consumo di pesce crudo. In Giappone, si adottano misure preventive come il controllo visivo, la selezione mirata di specie ittiche e, se necessario, il congelamento volontario. Per esempio, pesci come sgombro, sugarello o calamaro vengono trattati con più attenzione.
Due mondi, due approcci
ASPETTO | ITALIA | GIAPPONE | ||||||
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È possibile avvicinare le due filosofie?
Se sei un amante del sushi o un professionista del settore, conoscere queste differenze è fondamentale. In Italia, non si può prescindere dalle normative, ma si può comunque cercare di avvicinarsi allo spirito giapponese, puntando su pesce di alta qualità, preparazione artigianale e valorizzazione dell’esperienza culinaria.
Il sushi non è solo un piatto crudo—è un incontro tra regole, cultura e gusto. E capire ciò che succede dietro le quinte è il primo passo per mangiarlo con consapevolezza.
Conclusione: equilibrio tra tradizione e sicurezza
Il Giappone riesce a coniugare un alto standard igienico con la passione per il pesce fresco. Niente obblighi rigidi, ma tanta consapevolezza e attenzione. Questo approccio rende la cucina giapponese un’esperienza autentica, dove gusto e sicurezza vanno a braccetto.
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