Finalmente è arrivata la primavera.
Quindi è arrivata anche la stagione dello sgombro.
Vi presenteremo una ricetta di frittura in stile giapponese!
Il Tatsuta-age è un piatto preparato immergendo il pesce o la carne in una marinatura di salsa di soia, mirin, zenzero, aglio e sake.
L’impanatura del pesce avviene solamente con la maizena, che serve anche per rimuovere un po’ il suo odore pungente.
Durante il processo di frittura, il colore della salsa di soia diventa rosso e si dice che le macchie bianche di maizena che galleggiano in alcuni punti, ricordino il fiume Tatsuta che scorre tra le foglie, da cui ne deriva il nome.
Questo piatto è perfetto come secondo o come stuzzichino da accompagnare a un buon vino bianco durante un aperitivo con i vostri amici.
A chi non piace la frittura, soprattutto con l’arrivo della bella stagione?
Proviamolo insieme!
INGREDIENTI per 2 persone
1 o 2 sgombri grandi
Condimento:
20g di salsa di soia
20g di mirin o 10g di zucchero
20g di sake o vino bianco
Un pezzo di zenzero grattugiato
Un pezzo di aglio grattugiato
Q.B. maizena o fecola di patate
Q.B. olio per friggere
Q.B. Daikon grattugiato
Q.B. limone
Q.B. erba cipollina
PROCEDIMENTO
1. Pulire, sfilettare e spinare lo sgombro. Tagliarlo a pezzi di 3/4 cm circa.
2. Unire tutti gli ingredienti per il condimento in una ciotola. Aggiungere lo sgombro tagliato a pezzetti e fatelo marinare per 30 minuti.
3. Asciugare lo sgombro marinato e infarinatelo generosamente nella maizena.
4. Scaldare l’olio a 180℃ e friggere per 3-4 minuti. Metterlo su carta assorbente per asciugarlo.
5. Impiattare lo sgombro fritto e condire con il daikon grattugiato e l’erba cipollina tagliata fine.
DESCRIZIONI DEGLI INGREDIENTI
Lo sgombro: il pesce azzurro dal carattere gustoso
Lo sgombro, è un affascinante abitante dei nostri mari. Vediamo cosa rende questo pesce così speciale:
Lo sgombro è un pesce azzurro che cresce da 25 cm a 50 cm. Vive in branchi ed è diffuso in tutto il Mediterraneo.
La sua bocca ampia, con mascelle munite di piccoli denti aguzzi, rivela la sua natura di vorace divoratore. È distinguibile per la caratteristica livrea marmorizzata blu, verde e nera sul dorso, e bianca sul ventre.
Dal punto di vista nutrizionale, lo sgombro è un alimento a dir poco eccezionale. Come tutte le altre specie appartenenti alla famiglia del pesce azzurro, anche lo sgombro è particolarmente ricco di acidi grassi polinsaturi omega 3, in particolare di ‘’EPA’’ e ‘’DHA’’.
Oltre a proteggere dalle malattie cardiovascolari, l’abbondante presenza di grassi “buoni” conferisce alle carni un sapore caratteristico, deciso e gustoso. Lo sgombro è anche ricco di proteine facilmente digeribili e ha un apporto calorico modesto. Sono inoltre alte le concentrazioni di minerali e vitamine.
Lo sgombro viene commercializzato fresco, surgelato o lavorato e inscatolato. Essendo particolarmente diffuso nei nostri mari ha un prezzo contenuto ed è facilmente accessibile a tutti.
La salsa di soia: un viaggio nel gusto giapponese
La salsa di soia, come l’olio d’oliva per gli italiani, è un condimento che racchiude una storia di sapori e tradizioni. Vediamo cosa rende questo liquido prezioso:
Gli Ingredienti Essenziali: La salsa di soia è composta principalmente da soia, grano e sale. La sua preparazione richiede pazienza, poiché deve fermentare per sei mesi o persino due o tre anni. Immagina i microrganismi che lavorano silenziosamente per creare questa magia gustosa!
Variazioni di Salsa di Soia:
- Koikuchi: È la più popolare. Si sposa bene con qualsiasi tipo di cibo. Se sei indeciso, inizia con questa.
- Usukuchi: Ha un colore chiaro ed è amato soprattutto nell’ovest del Giappone. Il suo contenuto di sale è un po’ alto, ma esalta il sapore degli ingredienti.
- Saishikomi: Una salsa di soia invecchiata a lungo, ottenuta utilizzando la salsa di soia stessa. Richiede il doppio delle materie prime e del tempo rispetto alla salsa di soia scura. Perfetta per il sashimi.
- Tamari: Caratterizzata da un ricco sapore umami e un aroma unico. Ideale per sushi e sashimi.
- Shiro: Qui l’ingrediente principale è il grano. La maturazione breve sopprime l’umami, ma esalta il meglio degli ingredienti.
In ogni goccia di salsa di soia, c’è un pezzo di cultura alimentare locale. Provala e immergiti in un mondo di sapori!
Il Mirin: Un Tocco Dolce nella Cucina Giapponese
Il mirin, un liquore giapponese fatto con il riso, è come un amico fidato in cucina. Ecco perché:
- Colore e Gusto. Il mirin ha un leggero colore dorato e un gusto dolce e aggiunge una morbida dolcezza e una ricchezza ai piatti, donando loro una piacevole lucentezza.
- Superpoteri del Mirin: neutralizzatore di odori: Il mirin aiuta a rimuovere gli odori dal cibo, rendendo la cucina più invitante e gustosa. Inoltre, durante la cottura, il mirin mantiene la forma degli ingredienti rendendoli molto più belli e colorati aggiungendo un deciso sapore infuso.
Anche in Italia, utilizziamo spesso l’alcool in molte ricette. Il mirin, proprio come gli altri ingredienti alcolici, non può mancare quando si prepara un piatto appartenente alla tradizione per rendere il sapore finale molto ricco e gustoso.
E ora, il momento della verità, chiudete gli occhi e lasciate che i sapori vi trasportino.
È un viaggio che unisce tradizioni, come un caldo abbraccio tra due amici lontani, l’oriente e l’occidente!
Nonostante parte degli ingredienti di questa ricetta siano culturalmente distanti per noi italiani, la cultura culinaria che sta dietro ai loro utilizzi in cucina è molto più simile di quanto sembra!
Divertitevi e gustate questa ricetta in ottima compagnia e immaginatevi in una tavolozza di colori mediterranei con i sapori decisi dell’oriente!
Buon viaggio!
Leave a Reply Cancel Reply